Lunghezza focale: È la distanza tra il centro ottico dell’obiettivo e il sensore della camera. In termini semplici è il mm della lente che vado ad utilizzare, che mi permette di decidere cosa andare a visualizzare nel mio frame.
Profondità di campo: Brutalmente quanto sfocato ho all’interno della mia immagine. Se, per esempio, decido di lavorare con una profondità di campo ridotta, quindi con uno sfocato maggiore, in aggiunta ad una lunghezza focale stretta, potrei trasmettere al mio spettatore il fatto di essere all’interno del mondo del mio personaggio, e che niente intorno a lui abbia importanza.
Livelli: Questo elemento si collega alla lunghezza focale ed alla profondità di campo, perché i livelli non sono nient’altro che effettivamente su quanti livelli i miei elementi si posizionano all’interno della mia immagine.
Movimento di camera: Anche in questo caso, in base al movimento che vado a realizzare posso trasmettere una sensazione diversa, in correlazione soprattutto alla focale che sto utilizzando.
Luce: Se stiamo girando una scena spaventosa, la nostra illuminazione non sarà ovviamente molto luminosa, ma piuttosto contrastata. O ancora, se devo raccontare di una scena d’amore o qualcosa che deve trasmettermi serenità o felicità, illuminerò la mia immagine con una fotografia più morbida.